Incontriamo il regista, sceneggiatore e attore con il compositore e musicista, entrambi romani, per una conversazione sulla loro storica collaborazione, tra piccolo e grande schermo, in ben 17 produzioni, a partire da “Borotalco” fino alla serie “Vita da Carlo”.
Il Festival rende omaggio, per i 20 anni dalla scomparsa, a Piero Piccioni, uno dei più grandi compositori italiani del XX secolo (tra i fondatori di Forum Studios), pioniere e profeta del jazz fin dagli anni ’40 e autore di alcune delle colonne sonore più iconiche del cinema italiano. Moderno, a tratti avanguardista, stabilì un sodalizio proficuo con registi come Alberto Sordi, Francesco Rosi (ben 13 dei suoi 17 film), Luchino Visconti, Vittorio De Sica, Bernardo Bertolucci. Il solo jazzista europeo ad aver suonato con Charlie Parker, Piero Piccioni ha lasciato un segno indelebile nella musica moderna e anche nel suo futuro, nelle innumerevoli produzioni trip-hop, lo-fi, future jazz, down-tempo che produttori internazionali campionano sempre di più. Lo ricordiamo incontrando la vocalist di tantissime sue colonne sonore, Edda Dell’Orso, ed il figlio Jason Piccioni.
Stefano Fresi, apprezzato interprete cinematografico e teatrale, racconta il suo parallelo percorso di compositore, cantante e musicista e ci svela la sua passione per le colonne sonore, soffermandosi sul ruolo dell’armonia come veicolo di emozioni.
Incontriamo il bandoneonista Héctor Ulises Passarella, anima sonora della partitura del Premio Oscar del Maestro Luis Bacalov e delle collaborazioni con Sergio Endrigo, Riccardo Del Turco e Paolo Margheri. Intervengono lo sceneggiatore Giacomo Scarpelli e il montatore Roberto Perpignani. Con la partecipazione straordinaria di Stefano Veneruso, nipote di Massimo Troisi, che presenterà preziosi filmati inediti.
Ospite: Diego Navarro, Direttore Artistico di Fimucitè (Tenerife International Film Music Festival). In collegamento: Robert Piaskowski, Direttore Artistico di FMF - Krakow Film Music Festival.
Un confronto tra i direttori artistici dei rispettivi festival internazionali dedicati alla Musica per Film, gemellati dal 2022 e accomunati dalla stessa mission: la promozione e la diffusione delle colonne sonore a un pubblico sempre più vasto.
“Navarro racconta Navarro”
Diego Navarro, celebrato compositore di colonne sonore e direttore d’orchestra, ripercorre una carriera di successo caratterizzata sempre dal rapporto tra musica e immagine.
Incontriamo il celebre compositore Andrea Guerra per ripercorrere il processo creativo nelle sue composizioni per il Cinema e i suoi sodalizi più importanti, come quello con il regista Ferzan Ozpetek, che gli fa ottenere con “Gocce di Memoria”, interpretata da Giorgia per La finestra di fronte, la vittoria del Nastro d’argento alla migliore canzone originale e il David di Donatello per il miglior musicista.
Con Stefano Fresi e Diego Navarro
Omaggio a Henry Mancini nel centenario della nascita del compositore padre musicale della commedia sofisticata, de La Pantera Rosa e Colazione da Tiffany. Una produzione sterminata che merita di essere raccontata, oltre che ascoltata, come ideale prologo al grande concerto a lui dedicato.
Dal quasi mitologico direttore d’orchestra, amato da pubblico e artisti in tutta Italia, la sorprendente applicazione dei benefici armonici del suono sulla coltivazione dell’uva e non solo.
Una chiacchierata con un compositore poliedrico che sin dagli anni novanta è autore delle musiche di programmi iconici quali “Avanzi”, “Tunnel”, “Pippo Kennedy Show” e “L’ottavo nano”. In ambito cinematografico ha collaborato con importanti registi quali Giuseppe Piccioni, Renato De Maria, Cinzia TH Torrini, Riccardo Milani, Carlo Verdone, Paolo Sorrentino e non ultimo con l’attrice-regista esordiente Paola Cortellesi nel film campione di incassi “C’è ancora domani”.
Con Diego Navarro.
Celebrando i 60 anni del personaggio entrato nell’immaginario cinematografico collettivo.
Massimo Privitera, direttore ed ideatore della rivista web sulla musica da film www.colonnesonore.net. Diplomato in regia presso il Laboratorio Cinema di Roma. Ha lavorato con la qualifica di promoter, copyright e montatore dagli anni ‘90 per Mediaset, curando dapprima la promozione dei programmi per 4 reti tematiche in onda su Sky, in seguito per Canale 5 e Mediaset Premium. Regista di cortometraggi e programmi televisivi; autore e assistente alla regia per varie produzioni TV Mediaset e Rai. Grande collezionista di colonne sonore (la sua raccolta vanta più di 26.000 titoli) ed esperto di musica per film, fonda nel 2003 la rivista cartacea “Colonne Sonore – Immagini tra le note”, prima ed unica in Italia da 20 anni a questa parte a parlare di musica per immagine. In occasione del Premio dei Lettori per il webmagazine "Colonne Sonore", che ha istituito parecchi anni fa, ha premiato ed intervistato in esclusiva nomi blasonati e vincitori dell'Oscar nella categoria cine-musicale. Da John Williams a Ennio Morricone; da Howard Shore ad Alexandre Desplat, e molti altri. Nel 2016 insieme a Federico Biella è autore del libro: Quando cantavano le Colt – Enciclopedia cine-musicale del western all'italiana (Edizioni Casa Musicale Eco di Monza). In collaborazione con il critico Roberto Pugliese scrive: Sound Ciak – Film Music anni '80: Cult Cine-Musicali senza tempo, una versione ebook per la rivista culturale Masedomani.com. Nel 2021 scrive il libro Games of Scores – Le migliori colonne sonore tv degli anni 2000 (Edizioni Bietti Fotogrammi 2021). Nel 2022 scrive il libro Colonne sonore. Immagini tra le note. 23 interviste ai grandi compositori italiani per Bloodbuster Edizioni per celebrare i vent’anni della rivista “Colonne Sonore”. Scrive recensioni di colonne sonore per AudioReview e articoli sulla musica per film e serial per Billboard Italia. Relatore di conferenze a tema cine-musicale presso lo Spazio Wow – Museo del Fumetto di Milano e laVerdi di Milano, nonché presso il CSC Lab Musica per Film del Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma ed altri enti nazionali, tra cui Accademie, Conservatori e Scuole. Ha ricevuto nel 2023 il Premio Speciale “Festival della Colonna Sonora” della Calabria per il suo operato cine-giornalistico-musicale e di scrittore di libri sulla musica applicata alle immagini.
Nato a Santarcangelo di Romagna il 22 ottobre 1961, Andrea Guerra è figlio del poeta Tonino Guerra. Ha studiato composizione e arrangiamento con il Maestro Ettore Ballotta a Bologna.
Dopo gli studi di composizione e arrangiamento si trasferisce a Roma, dove intraprende l'attività di compositore. Negli anni duemila compone diverse colonne sonore per i film di registi come Ferzan Özpetek, Roberto Faenza, Giuseppe Bertolucci, Gabriele Muccino e molti altri. Nel 2000 compone la musica della sigla per il reality show "Grande Fratello".
Nel 2003 scrive la canzone "Gocce di memoria" insieme all'interprete Giorgia e il brano viene incluso nella colonna sonora, interamente composta da Guerra, del film dello stesso anno "La finestra di fronte", diretto da Ferzan Özpetek: il brano vale alla cantautrice e al compositore la vittoria del Nastro d'argento alla migliore canzone originale mentre per la colonna sonora Guerra vince il David di Donatello per il miglior musicista.
Tra il 2015 e il 2016 si è dedicato a comporre la musica per il film di produzione indiana Fan della celeberrima Bollywood. Nel 2017 riceve a Venezia il prestigioso premio Soundtrack Stars 2017, ricevuto alla 74ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia. Sempre nel 2017 riceve il premio Arcangelo d'Oro come riconoscimento da parte dell'amministrazione di Santarcangelo di Romagna, sua città natale.
Pianista e tastierista romano, è uno dei più autorevoli compositori italiani di colonne sonore. Dopo gli studi al conservatorio Alfredo Casella dell'Aquila ha iniziato un primo percorso in ambito pop-rock lavorando al fianco di Lucio Dalla nelle sue più importanti produzioni tra la fine degli anni Settanta e l'inizio degli anni Ottanta. Contestualmente ha militato nel neonato gruppo degli Stadio, con i quali ha inciso, tra il 1982 e il 1984, i primi tre album, componendo quattro canzoni tra le più celebri del loro repertorio. Al 1982 risale l'inizio della collaborazione con Carlo Verdone: per il suo film d'esordio, Borotalco, Liberatori è premiato insieme a Lucio Dalla con un Nastro d'Argento e un David di Donatello. Da quel momento Liberatori inizia una solida collaborazione con Carlo Verdone, che porta il compositore ad accompagnare con le sue musiche la maggior parte dei film del regista romano, fino a "Posti in piedi in Paradiso" del 2012 e alla serie TV “Vita da Carlo” (2021).
Nel 1983 arriva un altro riconoscimento: il Premio "Colonna Sonora" assegnato dalla critica cinematografica italiana alle musiche di "Acqua e sapone", sempre di Verdone. Nel 2009 Liberatori esordisce anche come interprete canoro, eseguendo con la figlia Sara la versione italiana della canzone finale del film di Hayao Miyazaki, "Ponyo sulla scogliera"; i due interpreti si ripetono nel 2010 con il breve canto posto all'inizio del doppiaggio italiano di "Pom Poko" di Isao Takahata. Nel 2021 scrive la colonna sonora della serie "Vita da Carlo", regia di Carlo Verdone e Arnaldo Catinari, 10 puntate prodotte da AmazonPrime e Filmauro.
Alternando l'attività di musicista per il cinema a esperienze di produzione e composizione nel campo della musica elettronica e strumentale, Fabio Liberatori ha pubblicato due album da solista, "Empire Tracks" (1997) e "The Asimov Assembly" (2003), editi entrambi da MP Records. Collabora come arrangiatore, produttore e tastierista con Paola Turci, Ivan Graziani, Mario Castelnuovo, Paola Massari, ex moglie di Claudio Baglioni, e Olivier Fernandez.
Dagli anni novanta è autore delle musiche di programmi comici come "Avanzi", "Tunnel", "Pippo Chennedy Show", "L'ottavo nano" e "Stati generali". Scrive inoltre le musiche delle canzoni interpretate da Corrado Guzzanti e dagli altri componenti del gruppo Avanzi Sound Machine. Grazie a lui e alla sua band sono stati invitati e sono apparsi per la prima volta nella televisione italiana artisti di livello internazionale come Nirvana, Elvis Costello e Youssou N'Dour.Sempre per la televisione è autore di colonne sonore per "Sciuscià", per vari documentari e spot pubblicitari.
In ambito cinematografico ha collaborato come autore di colonne sonore per film di importanti registi quali Giuseppe Piccioni, Renato De Maria, Cinzia TH Torrini, Riccardo Milani, Carlo Verdone, Paolo Sorrentino. Nel 2020 entra a far parte dell’Oscar Academy Award.
Tra le sue colonne sonore per il piccolo e grande schermo "Sono pazzo di Iris Blond", "Ma che colpa abbiamo noi" di Carlo Verdone, "La Grande Bellezza", "Loro", "The Young Pope & The New Pope" di Paolo Sorrentino e Omicidio a Easttown (Mare of Easttown), miniserie con Kate Winslet.
Carlo Verdone è un attore italiano, regista, creatore, scrittore, sceneggiatore, è nato il 17 novembre 1950 a Roma (Italia). Nel 2013 ha ricevuto il premio come miglior attore non protagonista ai Nastri d'Argento per il film "La grande bellezza" di Paolo Sorrentino. Dal 1980 al 2013 Carlo Verdone ha vinto 12 premi: David di Donatello (1980, 1982, 1988, 1992, 1994, 2005), Nastri d'Argento (1980, 1993, 2006, 2010, 2013). Tra i suoi film più acclamati in una filmografia che comprende ben 39 pellicole, "Un sacco bello", "Bianco, rosso e Verdone", "Borotalco", "Acqua e sapone", "Viaggi di nozze", "Maledetto il giorno che t'ho incontrato", il trittico "Manuale d'amore", "7 chili in 7 giorni", "In viaggio con papà" di e con Alberto Sordi e "Zora la vampira" dei Manetti Bros.
Edda Sabatini, coniugata con il compositore Giacomo Dell'Orso, genovese di nascita, si trasferisce a Roma con la famiglia; si diploma nel 1956 in canto e pianoforte all'Accademia nazionale di Santa Cecilia di Roma, e comincia l'attività come corista nel gruppo corale di Franco Potenza. Nel 1958 sposa Giacomo Dell'Orso, conosciuto all'Accademia nel 1952 e da cui avrà un figlio e una figlia; dopo due anni entra nei "Cantori Moderni" di Alessandroni, dove ha modo di partecipare all'incisione di molti 45 giri di artisti della RCA Italiana.
È appunto durante queste registrazioni, dove spesso è presente come arrangiatore Ennio Morricone, che il maestro nota la voce da soprano, con un'estensione di tre ottave, della Dell'Orso, e decide di affidarle delle parti da solista nella realizzazione di alcune colonne sonore, tra cui le più note di questo periodo sono "Il buono, il brutto, il cattivo" nel 1966 e "C'era una volta il West" nel 1968, entrambe di Sergio Leone.
Pur continuando a cantare nel gruppo vocale di Alessandro Alessandroni, Edda Dell'Orso inizia un'attività da solista, cantando tra gli altri negli album "Per un pugno di samba" di Chico Buarque de Hollanda e l'omonimo del 1970 di Claudio Baglioni, non ancora famoso. Nel 1969 partecipa alla colonna sonora del film "Nell'anno del Signore" di Luigi Magni e composta da Armando Trovajoli per il celebre "Tema di Giuditta".
Il 1971 è l'anno di "Giù la testa" ed è il momento in cui la sua voce che canta, tra le altre, "Sean Sean", entra nella storia della musica da film.
Sempre nello stesso anno Nicola Piovani la chiama per collaborare all'album "Non al denaro, non all'amore né al cielo" di Fabrizio De André: e il disco si conclude con la sua voce che canta in "Il suonatore Jones".
Edda Dell'Orso ha svolto per anni un'intensa attività concertistica in Italia e all'estero, accompagnata spesso al pianoforte dal marito; inoltre ha insegnato canto presso il Centro Sperimentale di Cinematografia. Ha prestato la sua vocalità unica e speciale a moltissimi compositori di musica applicata alle immagini nel nostro Paese, tra cui, a parte i succitati Morricone, Piovani e Trovajoli, Piero Piccioni, Bruno Nicolai, Luis Bacalov, Piero Umiliani, Giorgio Gaslini, Pino Donaggio e Fabio Frizzi.
Héctor Ulises Passarella, nato a Florida, Uruguay, nel 1955, è considerato uno dei più grandi bandoneonisti, nonché uno dei più interessanti compositori di tango moderno. L’inconfondibile suono e la particolare espressività̀ del fraseggio gli hanno valso l’ammirazione del pubblico, della critica e di grandi musicisti come Ionesco Galati, Leo Brouwer, Luis Bacalov, Donati Renzetti, Placido Domingo, Franco Scala, Yuri Bashmet, Lavard Skou Larsen; cineasti quali, Emidio Greco, Michael Radford e Robert Duvall e altri con in quali ha collaborato.
La lunghissima esperienza nel tango, la formazione e l’attività̀ nella musica classica gli conferiscono una completezza artistica di assoluto rilievo. Già ad undici anni suonava nella prestigiosa Orchestra Tipica del suo primo maestro, Oscar Raul Pacheco, e poco tempo dopo formava il Trio Tango de Avanzada, con Ricardo León e Cono Castro. Con René Marino Rivero, impara la particolare tecnica del bandoneón che gli ha permesso di suonare anche opere del repertorio barocco e contemporaneo. Sotto la guida del maestro Guido Santorsola studia composizione e direzione d’orchestra.
Memorabile la collaborazione con Luis Bacalov, per l’interpretazione di tante colonne sonore del Maestro, a partire da quella famosissima, premiata con l’Oscar nel 1996, del film “Il Postino” con Massimo Troisi, fino a “Frontera Sur” con Federico Lupi, “Milonga” con Giancarlo Giannini, “Panni Sporchi” con Ornella Muti e Michele Placido, “The Love Letter” con Kate Capshaw e Tom Selleck, “Assassination Tango” con Robert Duvall.
La sua interpretazione della “Misa Tango” di Bacalov come solista dell’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, diretta dal maestro Myung Whun Chung, che poi registra per la Deutsche Grammophon nella versione che vede anche protagonista Placido Domingo e che ottiene una nomination ai Grammy 2001, è stata definita “straordinaria” Michelangelo Zurletti "La Repubblica" 04/04/1999). Tra le numerose registrazioni, di particolare rilievo sono i cd “Más allá del Tango”, “El Nuevo Tango Sinfónico”, “The Other Side of the Bandoneón”, “The Bandoneón Plays famous Songs”.
Ha tenuto concerti come solista e assieme al suo gruppo, per i più importanti Teatri e Istituzioni internazionali quali Concert Hall di Shangai, Arts Center Concert Hall di Seul, Rudolfinum di Praga, Winter Theatre di Sochi, Teatro Petruzzelli di Bari, Teatro Sistina di Roma, Teatro Regio di Parma, London Barbican Center, Accademia Nazionale di Santa Cecilia, Sinfonica di Istanbul, e altri. Ha collaborato con Orchestre come “I Solisti di Mosca”, “I Solisti di Salisburgo, “I Musici di Roma”, “Sinfonica Radio Bucarest”, “London Chamber Orchestra”, “Sinfonica di Atene”, “Orchestra I Pomeriggi Musicali di Milano”, "Orchestra Sinfonica Haydn di Bolzano e Trento" e tante altre. Ha suonato per la BBC di Londra, per il SODRE di Montevideo, per le reti RAI, per la Televisione di Istanbul, di Bucarest, di Bogotá, di Cordoba, Svizzera, ecc.
La perfetta conoscenza dello strumento gli ha permesso di realizzare un trattato teorico-pratico dal titolo “Il bandoneón: conoscerlo e suonarlo”; inoltre, in seguito a varie esperienze nel campo didattico, ha scritto un’analisi delle Sonate per pianoforte di Beethoven. Ha tenuto corsi di perfezionamento di interpretazione del tango presso i Seminari Internazionali di Lanciano, di Cava dei Tirreni e del Conservatorio Statale "A. Boito" di Parma. Per l’anno accademico 1992/93 è stato Direttore della “Scuola di Musica Popolare” di Forlimpopoli.
Dal 2007 al 2010 ha diretto il “Festival Internazionale “Tango y Más” di San Ginesio in provincia di Macerata. Nel 2009 ha fondato il Centro del Bandoneón a Roma con il patrocinio dell'Istituto Italo Latino Americano e dell'Ambasciata dell'Uruguay in Italia.
Ha ricevuto onorificenze come quella di "Cavaliere della Repubblica Italiana", "Premio Creativamente 2009" della Presidenza della Provincia di Macerata, "Ciudadano Ilustre de Montevideo", "Ciudadano Ilustre de Florida", “Cittadino onorario di San Ginesio” "Premio alla Carriera della Midlands della città di Fermo", "Premio Alas 2011" alla carriera conferitogli da INTERARTE di Montevideo, premio “Immagine 2017 KEO – Il Piccolo Faraone” firmato dal noto scultore Valerio Capoccia, conferitogli dall’Associazione Occhio dell’Arte, ed altri.
Negli ultimi anni gli impegni internazionali lo hanno visto ospite in concerti a Seoul e in altre città della Corea del Sud, in Cina, Austria, Grecia, Germania, Emirati Arabi e Uruguay. Nel 2019 ha diretto la prima edizione del Festival “Il Bandoneón e le sue infinite possibilità” organizzato dall’Associazione Centro del Bandoneón di Roma, presso l’Auditorium CasAcli. Con tre appuntamenti concertistici il bandoneón è stato presentato al pubblico come esso è: uno strumento di grandissime possibilità tecniche, timbriche ed espressive.
Ha compiuto studi di psicologia infantile e si è dedicato in gioventù alla pittura. Nel 1962 ha debuttato al fianco di Orson Welles, come assistente al montaggio per "Il processo". Dal 1977 è docente di montaggio al Centro Sperimentale di Cinematografia e tra i docenti di riferimento (montaggio) della Scuola nazionale di cinema. È anche responsabile della Federazione italiana delle associazioni delle professioni del cinema e dell'audiovisivo (Fidac). È considerato uno dei più grandi montatori cinematografici.
Ha curato il montaggio di numerosi film per i più noti registi italiani e stranieri, ed ha avuto una stretta collaborazione con Bernardo Bertolucci tra il 1964 e il 1972: "Prima della rivoluzione"; "Partner"; "Il conformista"; "Strategia del ragno" e "Ultimo tango a Parigi". Nel 1969 ha avviato un vero e proprio sodalizio con i fratelli Paolo e Vittorio Taviani. Tra le pellicole montate, che coprono un arco di ben 40 anni: "San Michele aveva un gallo"; "Allonsanfàn"; "Padre padrone"; "Il prato"; "La notte di San Lorenzo"; "Kaos"; "Good Morning Babilonia"; "Il sole anche di notte"; "La masseria delle allodole"; "Cesare deve morire"; "Maraviglioso Boccaccio" e "Una questione privata".
Nel 1967 lavora con Alberto Lattuada per il film "Don Giovanni in Sicilia", poi è stato chiamato da Marco Bellocchio per i film: "La Cina è vicina" e "Amore e rabbia" nell'episodio "Discutiamo, discutiamo". Ha collaborato anche con Veljko Bulajić, Salvatore Samperi, Mauro Bolognini, Valentino Orsini, Ferdinando Baldi, Steno, Miklós Jancsó, Giuseppe Patroni Griffi, Nanni Moretti, Giuseppe Ferrara, Gianni Amelio, Michael Radford, Francesca Archibugi, Roberto Faenza. Ha ottenuto svariati riconoscimenti di prestigio, quali, tra i tanti, il Premio Speciale della Giuria di Venezia e Leone d'argento per "La Cina è vicina", la Palma d'oro al Festival di Cannes per "Padre padrone" e quattro David di Donatello.
MAIN SPONSOR
Unipol è orgogliosa di supportare come Main Sponsor la terza edizione del Roma Film Music Festival, manifestazione che rafforza il ruolo di Roma come capitale mondiale del Cinema e si pone come punto di riferimento nell’immaginario di artisti e spettatori, celebrando le colonne sonore dei film più famosi con l’Orchestra Italiana del Cinema dal vivo, dando così vita a uno spettacolo a tutto tondo, dove le teorie musicali si trasformano in emozioni. Questa sponsorizzazione intende avvicinare il grande pubblico ai capolavori cinematografici e musicali, rendendoli accessibili e fruibili. Il sostegno a questa iniziativa rientra nella strategia di sponsorizzazione del Gruppo, che fa della promozione della cultura una delle principali aree di intervento della Compagnia. Una scelta coerente con i valori aziendali, intrapresa nella convinzione che lo sviluppo economico dell’impresa debba accompagnare e sostenere anche la crescita culturale e sociale della comunità in cui opera. Per essere vicini alle persone, ai loro bisogni e alle loro passioni.
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